Trento, aprile 2018 – Al via il progetto Liberi Da Dentro, per diffondere sul territorio una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone.
Attraverso il Bando per progetti in rete tra realtà culturali del territorio e biblioteche, ha avuto inizio sul territorio provinciale un percorso biennale dedicato all’approfondimento del mondo del carcere e di diverse tematiche ad esso correlate.
“Liberi Da Dentro” è un progetto sostenuto dalla Fondazione CARITRO e promosso da: Scuola di Preparazione Sociale, Fondazione Franco Demarchi, Associazione “Dalla Viva Voce”, Associazione Quadrivium, Comune di Trento, Comune di Lavis, Comune di Riva del Garda, Rivista UnderTrenta, Sistema Bibliotecario Trentino, Museo Diocesano, Cooperativa ABCittà, Cinformi, APAS, ATAS, Conferenza regionale volontariato carcere Trentino Alto Adige, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento.
Il progetto individua nei pregiudizi che circondano le problematiche legate al carcere un campo su cui è importante lavorare per conoscere e approfondire questo tema così delicato. Intensificando le iniziative volte al coinvolgimento della cittadinanza nel processo di accoglienza nel tessuto sociale delle persone sottoposte a condanne penali, il percorso proposto mira a diffondere nella cittadinanza una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone. Attraverso eventi e incontri pubblici, conferenze, spettacoli e film, si vuole puntare alla promozione di una cultura capace di sviluppare una visione di tipo riparativo e di alimentare il senso di una responsabilità sociale collettiva. Cuore di tutta la proposta è il dar voce a varie testimonianze di persone detenute o ex detenute, perché si ritiene che il processo della narrazione personale autobiografica possa essere uno strumento efficace per permettere ai cittadini di conoscere, in prima persona, vicende e dimensioni abitualmente escluse dal dibattito pubblico. Il progetto si avvale della metodologia della “Biblioteca Vivente”, un presidio culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa come metodo innovativo di dialogo e strumento di promozione di coesione sociale (bibliotecavivente.org).
Sono previste diverse attività, che avranno inizio il mese di aprile con un percorso culturale, proposto dall’Università della terza età e del tempo disponibile della Fondazione Franco Demarchi, dal titolo “Punire, Rieducare, Ripartire? Riflessioni sulla sanzione penale oggi in Trentino”. I temi trattati in questa prima iniziativa mirano a informare sui fondamenti costituzionali e normativi relativi alla sanzione penale, a dare la possibilità di ascoltare testimonianze dirette di persone che hanno avuto l’esperienza della detenzione, oltre che di operatori del settore e di volontari.
Gli incontri, in calendario tutti i giovedì, dal 5 aprile al 3 maggio, ore 17.00 presso la Fondazione Demarchi, puntano inoltre ad aprire un dialogo e una riflessione sull’efficacia delle misure sanzionatorie e ad offrire una visione alternativa della giustizia penale, anche in chiave riparativa.
Si inizierà con l’incontro “La pena cattiva non serve – Una pena sensata si può”, in cui interverranno Fulvio Cortese e Ornella Favero, per proseguire poi con “La scuola e il lavoro come strumenti di rieducazione”, che vedrà protagonisti Gloria Cannone e Amedeo Savoia. Di “Modelli di sanzione a confronto” parleranno, anche attraverso la testimonianza di una persona che sta scontando la pena in misura alternativa, Antonia Menghini e Katia Sartori. Interverranno poi Loris Forti e Daniela Arieti sulla “Giustizia retributiva e giustizia riparativa”, mentre nell’ultimo incontro “La città di Trento e il carcere”, prenderanno la parola rappresentanti istituzionali della Casa Circondariale di Trento, rappresentanti del servizio attività sociali della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento, volontari e operatori del terzo settore.
A conclusione di questo primo ciclo, sarà offerta a tutta la comunità la visione dello spettacolo “Dalla Viva Voce”, un recital per voce narrante, pianoforte e video (a cura di Quadrivium, associazione di musica contemporanea di Riva del Garda), che propone frammenti di storia autobiografica di alcuni detenuti raccolti da Amedeo Savoia, nella sua attività di insegnante di scuola e di operatore teatrale nel carcere di Trento. Il recital si alimenta delle reazioni emotive che spesso suscita nell’opinione pubblica la notizia di un reato e le confronta con le testimonianze di alcuni detenuti.
A seguire, cuore di tutta l’attività progettuale, le tre edizioni dell’evento Biblioteca Vivente “Narrazioni oltre le mura del carcere”, che avranno luogo a Trento, Riva del Garda e Lavis. I lettori potranno prendere in prestito un “libro umano”, conversando a tu per tu in maniera informale con persone che nella quotidianità non avrebbero occasione di incontrare. I libri umani saranno principalmente detenuti o ex detenuti, ma anche familiari, volontari e operatori del carcere, preparati attraverso un percorso di formazione. La metodologia della Biblioteca Vivente, verrà sviluppata secondo il modello ABCittà, centrato sulle dimensioni interculturale, partecipativa e funzionale (bibliotecavivente.org). I tre appuntamenti attualmente in programma, che troveranno spazio all’interno di feste e sagre nell’ambito delle rispettive comunità, avranno inizio a Riva del Garda, il 16 giugno (17.00-21.00, Piazza Battisti), proseguiranno a Trento, il 25 Giugno (18.00-21.00, Piazza Duomo) e si concluderanno a Lavis, il 7 Luglio (19.00-22.00, in centro storico).
Il programma proseguirà con una successiva calendarizzazione autunnale.
Nelle sedi delle biblioteche di Riva del Garda, Lavis e presso la Fondazione Franco Demarchi a Trento si organizzeranno proiezioni di film e conferenze a tema, in collaborazione con l’Università della terza età e del tempo disponibile.
Nelle scuole saranno proposti dei percorsi di educazione alla cittadinanza e di sensibilizzazione alla tematica del carcere, in presenza di uno o due testimoni che racconteranno come e perché sono arrivati in carcere, con riferimenti anche a storie di migrazione e di reinserimento sociale. A conclusione di questi, verranno riproposte alcune repliche del recital “Dalla Viva Voce”, anche in questo caso aperte a tutta la comunità.
Un ulteriore strumento per unire “dentro” e “fuori” sarà lo spazio dedicato al progetto da parte della rivista online “Under Trenta” del Servizio Attività Culturali della Provincia Autonoma di Trento. La rivista, che già opera come piattaforma editoriale aperta al più ampio pubblico sui temi di attualità, oltre che essere veicolo di divulgazione narrativa del progetto stesso, promuoverà la stesura di brevi scritti da parte dei partecipanti, siano essi detenuti, operatori, realtà associative o altri cittadini interessati all’iniziativa. Questi ultimi in particolare avranno la possibilità di recensire i “libri umani”, una volta preso parte alle iniziative di biblioteca vivente.
Il Progetto – info e programma aprile-luglio 2018
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