Riva del Garda – Si è svolto sabato 16 giugno il primo dei tre eventi trentini di Biblioteca Vivente ABCittà presso il parco del Brollio e Piazza Battisti. Oltre una cinquantina di lettori hanno ascoltato con vivo interesse le storie raccontate dai “libri umani”.
“Emozionante, coinvolgente, affascinante…”, sono solo alcuni dei feedback lasciati dai lettori – in alcuni casi commossi fino alle lacrime – dopo aver ascoltato la storia del “libro umano” scelto da consultare. Oltre una cinquantina sono stati i cittadini che sabato hanno scelto di partecipare alla “Biblioteca Vivente” organizzata a Riva del Garda, ed hanno avuto modo così di conoscere e “leggere” i racconti dei libri umani Daniel, Stefan, Angela, Paolo, Imad, Wolfang e Abderrezzak, in un’atmosfera serena e calorosamente partecipata, fino ad esaurimento posti. In molti hanno voluto lasciare una recensione dopo la lettura di quelle che sono state definite storie “con un valore speciale”, capaci di “far pensare e rivedere certe posizioni”, proprio perché sentite raccontare in prima persona. Sono emerse da un lato la voglia di riscatto e la consapevolezza maturate da parte delle persone detenute o ex detenute, e dall’altra la gratitudine espressa dai lettori in seguito alla condivisione di storie di vita e di dolore. Un grande valore è stato attribuito attraverso i racconti alle relazioni significative che si possono instaurare durante percorso di riabilitazione, al lavoro in carcere “come possibilità di crescita e di rivalsa”, e alla cultura, che diviene importante strumento di emancipazione e autodeterminazione nell’uscire dalle situazioni in cui si era un tempo intrappolati.
“È stato come percorrere quei corridoi con te, attraversare le infinite porte e cancelli e le interminabili attese. Grazie di aver condiviso e raccontato questo tuo intenso libro”. Racconti che “lasciano il segno e fanno pensare”, “narrazioni incredibili e molto coinvolgenti”. I libri umani “hanno saputo accompagnare i lettori nelle loro narrazioni”, comunicando un grande sentimento di dignità, in grado “liberare dalle prigioni” interiori, dai pregiudizi e dalla paura di un mondo spesso non conosciuto, filtrato solo dai servizi di cronaca nera. Un’esperienza dunque che a detta di qualcuno “ha fatto bene al libro che ho letto, ma soprattutto ha fatto bene a me”. L’evento, nella sua extra-odinarietà, ha saputo coinvolgere inoltre anche alcuni dei turisti che in questo periodo iniziano ad affollare le località dell’Alto Garda: “ist eine geniale Idee”, scrive qualcuno.. del resto, “Biblioteca Vivente” è una pratica riconosciuta anche dal Consiglio d’Europa come strumento innovativo di promozione e coesione sociale, che ABCittà, dal 2011 utilizza in numerose regioni italiane non solo sul tema del carcere, insistendo sulla sua valenza locale e sul suo enorme potenziale. .
Il prossimo evento sarà a Trento, il 25 giugno, in occasione delle Feste Vigiliane. L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto sul carcere “Liberi da Dentro”: un progetto finalizzato a diffondere sul territorio una conoscenza reale del mondo del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone. Attraverso la proposta di eventi e incontri pubblici, conferenze, iniziative nelle scuole, spettacoli e film e con il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di accoglienza nel tessuto sociale delle persone sottoposte a condanne penali, si vuole puntare alla promozione di una cultura capace di sviluppare una visione di tipo riparativo e di alimentare il senso di una responsabilità sociale collettiva. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Caritro, ha come promotori: Scuola di Preparazione Sociale, Fondazione Franco Demarchi, Associazione “Dalla Viva Voce”, Associazione Quadrivium, Comune di Trento, Comune di Lavis, Comune di Riva del Garda, Rivista UnderTrenta, Sistema Bibliotecario Trentino, Museo Diocesano, Cooperativa ABCittà, Cinformi, APAS, ATAS, Conferenza regionale volontariato carcere Trentino Alto Adige, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento.